Posta alle pendici di un colle vulcanico sulla valle del fiume Cedrino, Orosei si trova lungo la costa centro-orientale della Sardegna, nell’omonimo golfo lungo oltre quaranta chilometri suddiviso in due parti: quella settentrionale fino a Capo Comino con spiagge basse contornate da pinete e dune, e quella meridionale più rocciosa e frastagliata.
Da Bidderosa alla Caletta di Siniscola, non c’è che da sdraiarsi e godersi panorami mozzafiato lasciando che la brezza del maestrale accarezzi la pelle.
La nascita di Orosei risale al medioevo, probabilmente tra il 1100 e il 1200.
Successivamente la città ha fatto parte del Giudicato di Gallura, divenendo anche la sede principale della curia.
Nel 1449 la zona fu comprata da Salvatore Guiso che contribuì alla costruzione di palazzi signorili visibili ancora oggi. La costa fu per secoli soggetta ad incursioni dei pirati dal mare, l’ultima delle quali fu sventata nel 1806.
Il comprensorio di Orosei offre tante possibilità agli amanti della natura, come ad esempio il trekking nelle foreste circostanti.
Gli appassionati di storia invece possono visitare la Domus de Janas, i numerosi Nuraghi, ed un centro storico che rappresenta un esempio ben conservato di borgo di origine medievale.
Per chi ama le immersioni subacquee, su un fondale di 31 metri di profondità, si può visitare il relitto del KT12, un mezzo navale tedesco, affondato durante la seconda guerra mondiale.
Detta anche primaziale, è la parrocchiale di Orosei, l’edificio religioso principale della città in piazza del Popolo.
Si fa notare per la facciata settecentesca suddivisa in due livelli, uno dei quali dotato di lesene, per l’alto campanile e le cupole.
Da visitare per gli amanti dell’arte.
Le vecchie carceri, o come le chiamano ad Orosei “Sa prejone vetza”, sono state edificate sui resti di un castello dell’età giudicale e mantengono intatto il loro aspetto austero.
Secondo Alberto La Marmora i resti del castello di Urisa sono rimaneggiati e, probabilmente, appartengono a un maniero ancora più antico.
Edificato nel Cinquecento ma ampliato alla fine dell’Ottocento, è caratterizzato da forme semplici e un colore bianco candido.
Il santuario è circondato da numerose cumbessias, piccoli alloggi destinati ai pellegrini tipici delle chiese campestri sarde.
Tutti gli anni nel mese di settembre viene occupato dai fedeli in preghiera durante la novena.
La Sardegna ne è piena e nel territorio comunale di Orosei se ne contano 13.
Tra questi il Nuraghe di Gulunie, il Rampinu e il villaggio nuragico di Sa Linnarta con il pozzo sacro.
Le vestigia dell’antica civiltà nuragica sono tra i luoghi più sorprendenti, vi si respira la storia millenaria dell’isola e hanno mantenuto intatto il loro fascino.
Questo parco naturale di Biderrosa vasto oltre 400 ettari è ricco di boschi di pini ed eucalipti, ma anche macchia mediterranea con mirti, lecci, ginepri e corbezzoli.
Vi si trovano stagni e rilievi di granito.
Ideale da percorrere a piedi o in bicicletta lungo i tanti sentieri tracciati, se siete fortunati potrete anche incontrare gufi, volpi, falchi pellegrini e altri animali.
Un tempo conosciuta come “Crocorica”, questa zona umida appartiene alla Regione Sardegna che concede lo sfruttamento delle specie ittiche come orate e spigole, per la gioia dei tanti pescatori.
Nel 1959 è stata scavata una parte artificiale per facilitare lo sbocco delle acque al mare.
Al suo interno si trova una peschiera attualmente inattiva.
Anticamente nota come “Palude di Turcuris”, questa zona umida in prossimità della costa e della foce del Cedrino è un vero paradiso per gli amanti del bird watching, vista la quantità di specie che fa della zona il suo habitat.
Le sue acque abbondano di orate, spigole e anguille che fanno la felicità dei tanti pescatori che vi si recano.
Consigliato a chi ama la natura più autentica.
Chi ama il mare non ha che l’imbarazzo della scelta, se si trova ad Orosei.
La città dà il nome a un golfo lungo decine di chilometri disseminato di splendide calette e spiagge dalla sabbia finissima.
Windsurf, immersioni, pesca o anche una semplice abbronzatura: le attività da fare non mancano di certo.
Uno dei principali fiumi di Sardegna sfocia immediatamente a nord di Orosei dopo aver lambito Galtellì.
Il suo nome deriva dai cedri che, pare, un tempo ornassero le sue sponde.
Ricca di agrumeti e generosa di panorami armoniosi, la valle è ideale per un picnic dove gustare un calice di buon Cannonau cullati dal suono delle acque.