Storia e cultura
di Orosei

Scopriamo Insieme la Millenaria Storia di Orosei

Orosei è un piccolo paese di poco più di 7000 abitanti situato sulla costa orientale della Sardegna. Ma non lasciatevi ingannare dalla sua dimensione: questo piccolo comune ha una storia ricca e complessa che risale a millenni fa.

La storia di Orosei inizia nell’età preistorica, come testimonia l’ampia presenza di siti archeologici nel suo territorio.

 Tra questi, meritano una menzione speciale i nuraghi, le antiche costruzioni megalitiche tipiche della Sardegna.

A Orosei e nei dintorni se ne possono trovare diversi, ognuno con la sua unicità e la sua storia da raccontare.

L’odierno centro abitato di Orosei risale invece al Medioevo, più precisamente tra il 1100 e il 1200. In questo periodo, la città fece parte del Giudicato di Gallura, un’entità politica indipendente tipica della Sardegna medievale. 

Orosei divenne inoltre la sede principale della curia, un importante organo amministrativo e giudiziario.

Un momento significativo nella storia di Orosei si ha nel 1449, quando la zona fu acquistata da Salvatore Guiso. 

Questa famiglia nobiliare contribuì in modo significativo alla crescita e allo sviluppo della città, finanziando la costruzione di numerosi palazzi signorili che ancora oggi costituiscono una parte importante del patrimonio architettonico di Orosei.

Per secoli, la costa di Orosei fu soggetta a numerose incursioni da parte dei pirati. L’ultima di queste incursioni, avvenuta nel 1806, fu fortunatamente sventata, segnando la fine di un periodo di insicurezza e instabilità per la popolazione locale.

Orosei ha continuato a crescere e svilupparsi nel corso dei secoli, mantenendo però un forte legame con la sua storia e le sue tradizioni.

Oggi, la città è un luogo dove il passato e il presente si fondono in modo armonioso, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e affascinante. Che si tratti di visitare i suoi antichi monumenti, di passeggiare per le sue strade lastricate o di esplorare i suoi bellissimi dintorni naturali, Orosei è un luogo che saprà conquistare il cuore di ogni visitatore con la sua millenaria storia e la sua autentica bellezza.

Reperti dell'Età Nuragica ad Orosei

L’area di Orosei ospita una serie di affascinanti reperti archeologici risalenti all’età nuragica, un periodo che va dal 1800 a.C. al 238 a.C.

Questi reperti testimoniano l’avanzato livello di civilizzazione raggiunto dagli abitanti di queste terre in tempi antichi.

Uno degli elementi più caratteristici di questo periodo sono i nuraghi, torri di pietra di forma tronco-conica che possono essere trovate in tutta la Sardegna. Orosei vanta diversi esempi di questi straordinari monumenti, tra cui il Nuraghe Mereu, Su Probanu, il Nuraghe Gutturu Flumini, e il Nuraghe S’Ena ‘e Thomes, noto per la sua posizione panoramica.

Altri reperti importanti includono le Domus de Janas, delle tombe scavate nella roccia usate per la sepoltura dei morti. Queste “case delle fate”, come sono a volte chiamate, offrono un’idea affascinante delle antiche pratiche funerarie e delle credenze spirituali della popolazione nuragica.

Nelle vicinanze di Orosei sono stati ritrovati anche diversi reperti in ceramica e bronzo, tra cui vasi, bracieri, statuette e armi. Questi oggetti, molti dei quali sono ora esposti nei musei locali, mostrano l’abilità artistica e tecnica dei nuragici.

Infine, meritano una menzione anche le Tombe dei Giganti, monumenti funerari megalitici tipici dell’età nuragica. Queste strutture, costruite con enormi lastre di pietra, erano destinate ad ospitare i resti di numerose persone e si pensa che avessero una funzione sia di sepoltura che di culto.

Chiesa di San Giacomo Maggiore

La Chiesa di San Giacomo Maggiore è uno dei più importanti luoghi di culto di Orosei, e risulta di particolare interesse per gli amanti dell’architettura e della storia sacra. Situata nel centro storico della città, questa chiesa cattolica risale al XIII secolo, un periodo in cui l’arte gotica catalana ebbe una grande influenza sull’isola.

La facciata della chiesa, semplice ma affascinante, presenta un rosone che inonda l’interno di luce naturale, creando un’atmosfera di quiete e devozione. Un campanile sorge accanto alla struttura principale, con la sua struttura quadrata che si erge sopra le case circostanti.

All’interno, la Chiesa di San Giacomo Maggiore presenta una navata unica, con pareti adornate da una serie di affreschi risalenti a diversi periodi storici. Di particolare interesse è l’antico altare in legno, finemente intagliato e decorato, che ospita una statua lignea del Santo titolare.

La chiesa è anche nota per ospitare il “Cristo Nero”, una croce processionale in legno di cipresso con l’immagine di Cristo, datata tra il XII e il XIII secolo. La croce, uno dei simboli più amati dalla comunità di Orosei, è protagonista durante la Settimana Santa, quando viene portata in processione per le strade della città.

Visitarla significa fare un salto nel passato, in un’epoca in cui la fede e la devozione erano intimamente legate alla vita quotidiana della popolazione.

La chiesa delle Anime

La Chiesa delle Anime è un altro prezioso gioiello architettonico che si trova nel cuore di Orosei. Questa chiesa, il cui nome completo è “Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio”, ha una storia unica che risale al XVIII secolo.

Costruita nel 1714, è stata dedicata alla venerazione delle anime del Purgatorio, un concetto molto radicato nella spiritualità cattolica del tempo. Questo particolare aspetto religioso ha fortemente influenzato l’architettura e la decorazione interna della chiesa.

La facciata della Chiesa delle Anime è semplice e presenta un portale architravato sormontato da un rosone. Tuttavia, è l’interno della chiesa che merita particolare attenzione. 

Decorato con numerosi affreschi e ornamenti religiosi, l’interno riflette un’attenzione e un rispetto profondo per le anime del Purgatorio. Uno degli elementi più notevoli è un affresco del Giudizio Universale, che raffigura le anime in pena nel fuoco del Purgatorio.

Inoltre, il presbiterio ospita un interessante altare ligneo del XVIII secolo, dedicato alle Anime del Purgatorio, che domina l’ambiente con la sua presenza massiccia e le sue sculture di grande dettaglio.

Su Probanu

Un altro sito storico importante di Orosei è Su Probanu, un interessante complesso nuragico situato a circa 3 km a sud-est del centro storico. Il nome “Su Probanu” deriva dal sardo e significa “Il Prato”, probabilmente a causa della presenza di un’area verde nelle vicinanze.

Su Probanu è un esempio tipico di complesso nuragico, un tipo di costruzione megalitica che caratterizza la civiltà nuragica, una cultura preistorica che fiorì in Sardegna durante l’età del bronzo e del ferro. Il complesso è composto da un nuraghe monotorre, risalente probabilmente al 1500-1200 a.C., e da un villaggio di capanne circolari che si sviluppava attorno.

Nonostante gli scavi archeologici e le ricerche condotte nel corso degli anni, Su Probanu non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti. Tuttavia, gli studi finora condotti hanno permesso di ricostruire parzialmente la struttura del villaggio e di comprendere meglio la vita quotidiana e le attività economiche della popolazione nuragica.

Oltre al nuraghe e alle capanne, a Su Probanu sono stati ritrovati vari reperti di ceramica e di bronzo, che testimoniano lo sviluppo di tecniche artigianali avanzate.

Visitare Su Probanu offre la possibilità di fare un salto indietro nel tempo e di esplorare le radici più antiche della cultura sarda. Se siete appassionati di archeologia e di storia, non perdete l’occasione di visitare questo affascinante sito durante il vostro soggiorno a Orosei.

Su Probanu

Un altro sito storico importante di Orosei è Su Probanu, un interessante complesso nuragico situato a circa 3 km a sud-est del centro storico. Il nome “Su Probanu” deriva dal sardo e significa “Il Prato”, probabilmente a causa della presenza di un’area verde nelle vicinanze.

Su Probanu è un esempio tipico di complesso nuragico, un tipo di costruzione megalitica che caratterizza la civiltà nuragica, una cultura preistorica che fiorì in Sardegna durante l’età del bronzo e del ferro. Il complesso è composto da un nuraghe monotorre, risalente probabilmente al 1500-1200 a.C., e da un villaggio di capanne circolari che si sviluppava attorno.

Nonostante gli scavi archeologici e le ricerche condotte nel corso degli anni, Su Probanu non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti. Tuttavia, gli studi finora condotti hanno permesso di ricostruire parzialmente la struttura del villaggio e di comprendere meglio la vita quotidiana e le attività economiche della popolazione nuragica.

Oltre al nuraghe e alle capanne, a Su Probanu sono stati ritrovati vari reperti di ceramica e di bronzo, che testimoniano lo sviluppo di tecniche artigianali avanzate.

Visitare Su Probanu offre la possibilità di fare un salto indietro nel tempo e di esplorare le radici più antiche della cultura sarda. Se siete appassionati di archeologia e di storia, non perdete l’occasione di visitare questo affascinante sito durante il vostro soggiorno a Orosei.

Architettura e Panorami di Orosei

Ogni angolo di questa città ha una storia da raccontare.

Il fascino di Orosei risiede non solo nelle sue incredibili bellezze naturali, ma anche nell’architettura del suo centro storico e nei panorami mozzafiato che offre. Dalle antiche chiese ai palazzi signorili, Orosei è un vero gioiello dell’architettura sarda.

La Chiesa di San Giacomo Maggiore, costruita nel XVII secolo, è uno degli edifici più importanti di Orosei. Di stile gotico-aragonese, la chiesa si distingue per la sua facciata in pietra bianca e per l’interessante campanile a vela. All’interno, si può ammirare una navata unica con diverse cappelle laterali, arricchite da dipinti e sculture sacre.

Le Vecchie Carceri sono un altro esempio di architettura storica di Orosei. Costruite nel XIX secolo, sono state utilizzate come prigione fino alla metà del XX secolo. Oggi, sono state convertite in un centro culturale e ospitano mostre, eventi e attività culturali.

Il Santuario di Nostra Signora del Rimedio, situato sulla collina di Orosei, offre una vista panoramica mozzafiato sul golfo e sulla valle del Cedrino. Costruito nel XVII secolo, il santuario è meta di pellegrinaggi e celebrazioni religiose, soprattutto il 2 luglio, in occasione della festa della Madonna del Rimedio.

I panorami di Orosei sono caratterizzati da contrasti sorprendenti: dal blu intenso del mare ai verdi rigogliosi delle colline, dalla bianchezza delle spiagge alle scogliere rocciose. 

L’intera zona è un paradiso per gli amanti della fotografia e offre innumerevoli occasioni per catturare immagini indimenticabili. Oltre alle bellezze naturali, Orosei offre anche scorci urbani affascinanti. Le stradine lastricate del centro storico, gli antichi palazzi in pietra, le case con i tipici balconi in ferro battuto, creano un’atmosfera di autentica bellezza.

Edificio polifunzionale Sala Pitagora

L’Edificio Polifunzionale Sala Pitagora rappresenta un importante nodo culturale di Orosei.

Questa struttura moderna, dotata di un design contemporaneo, rappresenta un significativo contrasto con le storiche costruzioni in pietra che caratterizzano il centro storico della città.

La Sala Pitagora, ubicata all’interno di questo edificio, è una sala multifunzionale utilizzata per una serie di eventi e attività. Essa può ospitare convegni, conferenze, corsi di formazione, mostre, concerti e rappresentazioni teatrali. Grazie alla sua flessibilità, la Sala Pitagora può essere allestita per soddisfare le esigenze specifiche di ogni evento.

L’Edificio Polifunzionale con la sua Sala Pitagora rappresenta una fusione tra il passato e il presente, tra la tradizione e l’innovazione. Con la sua architettura contemporanea e le sue funzionalità, offre uno spazio in cui cultura, arte, scienza e comunità possono incontrarsi e interagire. È un luogo dove la città di Orosei guarda al futuro, pur mantenendo un forte legame con la sua ricca storia e tradizione.

La chiesa di Sant’Antonio Abate

Situata nel cuore del centro storico di Orosei, la Chiesa di Sant’Antonio Abate è un gioiello architettonico che affonda le sue radici nel XVII secolo. Dedicata a Sant’Antonio Abate, noto anche come il patrono degli animali, questa chiesa è un importante luogo di culto per la comunità locale.

La struttura si distingue per la sua semplicità e sobrietà architettonica, che rispecchiano l’estetica tipica delle chiese rurali della Sardegna. L’edificio è composto da una sola navata, con un’abside semicircolare. La facciata presenta un rosone e un campanile a vela con due campane.

All’interno della chiesa, l’altare maggiore ospita una statua lignea di Sant’Antonio, risalente al XVIII secolo. Intorno all’altare si trovano diversi ex voto, offerte dai fedeli in segno di devozione o gratitudine.

Un elemento interessante della Chiesa di Sant’Antonio Abate è la sua posizione: si trova infatti in un’area elevata del centro storico, da cui si può godere di una splendida vista panoramica sulle case circostanti e sulla campagna di Orosei.

La Chiesa di Sant’Antonio Abate è non solo un luogo di culto, ma anche un punto di riferimento storico e culturale per la comunità di Orosei, testimone della lunga storia e delle tradizioni di questa affascinante città sarda.

Monte Tuttavista

Il Monte Tuttavista è uno dei luoghi più affascinanti e panoramici nei dintorni di Orosei. Situato a circa 800 metri sopra il livello del mare, offre un punto di osservazione eccezionale sulla costa orientale della Sardegna, con una vista spettacolare sul Golfo di Orosei e sulle montagne circostanti.

Caratterizzato da una ricca vegetazione mediterranea e da formazioni rocciose affascinanti, Monte Tuttavista è un luogo ideale per escursioni a piedi, arrampicate e birdwatching. Uno dei tratti distintivi di questo monte è la presenza di un gigantesco monolito di granito conosciuto come ‘Sa Conca’ (La Conca), formato da milioni di anni di erosione eolica e pluviale.

Inoltre, al suo interno, il Monte Tuttavista ospita la Grotta di San Giovanni, una grotta naturale attraversata da una strada asfaltata, unica nel suo genere in Europa. Questa grotta, lunga 850 metri, è un’attrazione turistica molto popolare, offrendo un’esperienza di guida davvero unica attraverso il cuore della montagna.

Sul versante orientale del monte, si trova una grande statua del Cristo Redentore, alta 7 metri. Questa statua è diventata un punto di riferimento per la regione e offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle sottostante.

Relitto del KT12

Per gli appassionati di subacquea e storia, la visita al relitto del KT12 rappresenta un’esperienza unica. Questa imbarcazione militare tedesca affondò durante la Seconda Guerra Mondiale e ora giace in fondo al Golfo di Orosei, a una profondità di circa 31 metri.

Il KT12 era un cacciatorpediniere tedesco che operava nel Mediterraneo durante la guerra. Fu affondato in un combattimento con la marina britannica nel 1943. Oggi, il suo relitto è un sito di immersione molto popolare, attrattiva per subacquei esperti che si avventurano nelle profondità del mare alla scoperta di questo pezzo di storia sommerso.

Il relitto del KT12 è quasi completamente intatto, offrendo una visione dettagliata della struttura della nave. Si possono vedere chiaramente il ponte, le torrette, i cannoni e altri dettagli, offrendo una visione affascinante e spettacolare di un passato bellico.

L’acqua cristallina del Golfo di Orosei offre ottime condizioni di visibilità per esplorare il relitto. Tuttavia, data la profondità alla quale giace, l’immersione richiede un livello di esperienza appropriato.

Nel corso degli anni, il relitto del KT12 è diventato un rifugio per molte specie marine, trasformandosi in un vero e proprio relitto vivente. È comune avvistare numerose specie di pesci, invertebrati e occasionalmente anche razze e squaletti.

Il Museo Don Giovanni Guiso

Il Museo Don Giovanni Guiso è un gioiello nascosto nella storica città di Orosei. Situato nel palazzo signorile costruito dalla famiglia Guiso nel 1449, il museo offre un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura della Sardegna.

Il museo è dedicato a Don Giovanni Guiso, un nobile e influente personaggio locale che contribuì notevolmente allo sviluppo di Orosei. La sua famiglia ha posseduto e mantenuto il palazzo per secoli, preservando i suoi interni elaborati e le sue caratteristiche architettoniche originali.

Una visita al museo ti porterà attraverso diverse stanze, ciascuna delle quali ospita una collezione unica di reperti storici. La collezione include oggetti personali di Don Giovanni Guiso, manufatti antichi, opere d’arte e documenti storici. Tra le attrazioni principali ci sono una serie di affreschi originali, arredi d’epoca e una biblioteca riccamente fornita.

Il museo non si limita alla storia della famiglia Guiso o di Orosei. Al contrario, offre un’immagine più ampia della storia sarda, coprendo vari periodi e aspetti culturali. Ciò include la preistoria nuragica, il periodo romano, il Medioevo e l’epoca moderna.

Il Museo Don Giovanni Guiso è anche famoso per i suoi bellissimi giardini. Questi spazi all’aperto offrono un luogo tranquillo per rilassarsi e godersi la bellezza della natura. Inoltre, i giardini ospitano vari eventi durante tutto l’anno, tra cui concerti, letture e mostre d’arte.

In conclusione, una visita al Museo Don Giovanni Guiso offre un’opportunità unica di immergersi nella ricca storia e cultura di Orosei e della Sardegna.

Feste e tradizioni

Orosei è una città ricca di storia e tradizioni che si riflettono nelle numerose feste e celebrazioni che si svolgono durante tutto l’anno. Queste feste, radicate nelle usanze e nella cultura locale, offrono una vista affascinante sulla vita e sullo spirito della comunità di Orosei.

Il 16 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate e nel pomeriggio, nel cortile della chiesa omonima viene acceso un grande falò attorno a “su pirone”, un robusto tronco di cipresso. La popolazione si raduna attorno all’albero per pregare e recitare rosari.

In questa occasione, vengono realizzati due tipi di dolci, Su Pistiddu e il “pane nieddu”, che vengono donati a parenti e conoscenti in segno di grazia ricevuta o di richiesta. Questi dolci, insieme, compongono “sa Parthone”. Su Pistiddu è un piccolo pane decorato con motivi religiosi, floreali o fantasiosi. 

La sua preparazione richiede una particolare abilità e un’attenzione al dettaglio che rende ogni pezzo unico. Il pane è composto da una pasta di semola che racchiude al suo interno “sa Vidanda”, una confettura semisolida realizzata con semola di grana grossissima chiamata “sa Grispa”. 

Questa confettura è arricchita con miele, acqua, zucchero e una varietà di aromi come la cannella, i chiodi di garofano macinati e le scorze essiccate e poi macinate di arance, mandarini e limoni.

La preparazione di Su Pistiddu è un momento conviviale che coinvolge tutta la comunità. Durante questo processo, si dà onore alle persone per la loro partecipazione, seguendo rituali e gesti precisi. 

L’arte della preparazione di Su Pistiddu non è solo un mezzo per creare un dolce delizioso, ma è anche un modo per riunire la comunità, condividere storie e mantenere viva una tradizione. Il “pane nieddu”, un altro dolce tipico di questa celebrazione. 

Entrambi sono solitamente presentati insieme e condivisi con parenti e amici, in un gesto di condivisione e gratitudine che rappresenta lo spirito di questa celebrazione.

L’ultima domenica di maggio viene celebrata La Festa di Santa Maria del Mare, un avvenimento di grande rilievo nel Golfo di Orosei dove una processione di barche addobbate da fiori, con alla testa la statua della Vergine Maria, navigano sul fiume Cedrino fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria e’ Mare sulla foce

Il 25 luglio, Orosei celebra la festa del suo patrono, San Giacomo Maggiore. Le celebrazioni includono processioni religiose, messe solenni, concerti musicali e fuochi d’artificio. Durante la processione, la statua del santo viene portata in giro per la città su un carro trainato da buoi, seguita da cavalieri in abiti tradizionali.

A settembre, Orosei celebra la Festa dell’Uva, un omaggio alla stagione della vendemmia. L’evento include degustazioni di vini locali, mostre di artigianato, musica dal vivo e danze tradizionali.

Oltre a queste feste principali, ci sono numerose altre celebrazioni minori e tradizioni locali che rendono Orosei un luogo affascinante da visitare in qualsiasi periodo dell’anno. 

Attraverso queste feste e tradizioni, è possibile avere un assaggio della cultura locale, dell’ospitalità e dello spirito di comunità che caratterizzano questa affascinante città sarda.

credits immagini di Su Pistiddu e del Pane Nieddu Francesca Mameli
La Festa di San Giacomo Apostolo ad Orosei

Il 25 luglio ad Orosei si celebra con fervore la festa di San Giacomo Apostolo, patrono del paese. Questa ricorrenza è vissuta con grande devozione e partecipazione sia dal punto di vista religioso che civile, creando un’atmosfera di gioiosa condivisione.

In passato, la festa era caratterizzata da una ricca sfilata di costumi tradizionali provenienti da diverse parti della Sardegna, che seguivano la statua del santo durante la processione per le strade del paese. Negli anni ’50 e ’60 questa tradizione è stata abbandonata, ma di recente si è cercato di ripristinare questa vecchia usanza, simbolo dell’identità culturale di Orosei.

I festeggiamenti per San Giacomo Apostolo sono stati storicamente organizzati da un priorato, una sorta di comitato composto da membri della comunità eletti specificamente per l’occasione. Questo comitato aveva il compito di coordinare sia le manifestazioni civili che i riti religiosi.

Tuttavia, nei primi anni 2000 le due componenti della festa sono state separate: l’aspetto ecclesiastico è rimasto sotto la gestione del parroco e del priorato, mentre le celebrazioni civili sono ora organizzate dalla “leva dei trentenni”, un gruppo di abitanti del paese che compiono 30 anni nell’anno di riferimento.

Le celebrazioni in onore di San Giacomo Apostolo sono un momento di unione per la comunità di Orosei, una festa che celebra la propria cultura, la propria storia e il proprio santo protettore. 

Nonostante le variazioni nei modi di organizzare la festa nel corso degli anni, lo spirito di comunità e la devozione per il santo patrono rimangono costanti, rendendo questa festa un evento imperdibile nel calendario oroseino.

Santu Bainzu a Gollai

Un Incontro con la Storia

Nel cuore dell’Ogliastra, su un promontorio panoramico di Gollai, sorge il piccolo santuario di Santu Bainzu. Questo luogo di culto, circondato dalla natura incontaminata della Sardegna, offre un tranquillo rifugio per coloro che sono alla ricerca di un momento di pace e contemplazione.

Il santuario, il cui nome in sardo significa “San Benedetto”, si distingue per la sua architettura tradizionale. Le sue mura in pietra locale e la copertura in tegole di terracotta si mescolano armoniosamente con il paesaggio circostante, creando un’immagine di semplicità e grazia.

La chiesetta ha un solo vano, in cui si può notare l’altare, semplice ma evocativo. Nonostante le sue piccole dimensioni, il santuario emana un senso di sacralità e mistero. Si dice che il santuario sia stato un luogo di pellegrinaggio per i devoti di San Benedetto fin dai tempi antichi.

Oltre alla chiesa, nei pressi del santuario si può ammirare un vecchio pozzo sacro nuragico, testimonianza del passato preistorico di quest’area. Questo elemento aggiunge un ulteriore strato di fascino storico a questa località.

La posizione isolata del santuario e l’atmosfera di pace che lo circonda lo rendono il luogo perfetto per una breve pausa contemplativa o per una piccola escursione immersi nella natura. Da qui, lo sguardo può spaziare sul panorama mozzafiato della valle sottostante, regalando momenti di autentica serenità.

La Festa di Santa Maria del Mare

Un rito molto sentito dagli abitanti di Orosei.

La Festa di Santa Maria del Mare è una delle celebrazioni più attese e sentite del Golfo di Orosei. Si tratta di un evento annuale che si svolge l’ultima domenica di maggio e che coinvolge non solo gli abitanti del posto, ma anche numerosi turisti, attratti dalla profonda spiritualità e dal fascino di questa tradizione secolare.

La festa ha inizio con una processione a piedi che parte dalla chiesa parrocchiale di Orosei e si dirige verso il porto. Qui, la statua della Madonna, protettrice dei marinai, viene imbarcata su una barca addobbata a festa, seguita da un corteo di imbarcazioni. Il mare diventa così teatro di un suggestivo pellegrinaggio fluviale, durante il quale le barche navigano lentamente lungo la costa, fino alla spiaggia di Marina di Orosei.

All’arrivo, la statua viene sbarcata e portata in processione tra la folla fino a un altare appositamente allestito sulla spiaggia. Qui si celebra una solenne Messa all’aperto, resa ancora più suggestiva dalla cornice naturale del mare e del cielo.

Ma la Festa di Santa Maria del Mare non è solo un evento religioso: è anche l’occasione per riunire la comunità in un clima di festa e condivisione. Dopo la Messa, infatti, si svolgono vari eventi folkloristici, come canti e danze tradizionali, che contribuiscono a creare un’atmosfera di gioia e unità.

Per tutta la giornata, la spiaggia si anima di bancarelle di prodotti artigianali e gastronomici locali, dove è possibile assaporare le delizie della tradizione sarda.

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